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Riabilitazione Cognitiva

Consiste nell’apprendimento di strategie compensatorie e nello sfruttamento delle abilità residue al fine di contrastare il decorso degenerativo.

La Riabilitazione Cognitiva si configura come l’unica metodologia in grado di contrastare il deterioramento cognitivo, seppur la Demenza rimanga una patologia degenerativa.

Attraverso la stimolazione delle funzioni cognitive si può fare molto! Gli esercizi hanno ben due punti di forza :

1) modificare il decorso della patologia, “spingendo avanti” la progressione degenerativa (il paziente mantiene più a lungo la propria autonomia).
2) ridurre il disinteresse, l’ansia e la depressione che la Demenza comporta

Mantenendosi mentalmente attivi, attraverso attività che tengano il cervello in esercizio e stimolino le capacità cognitive superiori, è quindi un ottimo modo per contrastare il Declino Cognitivo.

La Riabilitazione Cognitiva è anche un ottimo metodo per contrastare fenomeni come ansia ed apatia, favorendo l’aumento dell’autostima.

A livello cerebrale, la senilità associata alla patologia, comporta una riduzione delle capacità che interessa tutte le funzioni, in modo particolare: Apprendimento e Memoria; Attenzione Complessa. Allenare la mente significa stimolare la riserva cognitive e, di conseguenza, rallentare il declino degenerativo che caratterizza le patologie dementigene.

Mantenere le funzioni cognitive in efficienza aiuta quindi a far fronte sia alle conseguenze del normale invecchiamento sia ai deficit conseguenti una lesione cerebrale, come nello specifico le Demenze.

La Riabilitazione cognitiva si basa su uno straordinario fenomeno all’interno del nostro cervello: la Plasticità Neuronale.

È stato scientificamente accertato che il cervello, se opportunamente stimolato, aumenta le proprie capacità funzionali mediante la neogenerazione di neuroni e l’aumento delle connessioni dendritiche interneuronali.

La Plasticità Neuronale può essere stimolata dalla scolarità, dallo studio di nuove lingue o strumenti musicali, dall’esercizio fisico, da un corretto comportamento alimentare, da una vita attiva e di relazione, dall’esecuzione di giochi intellettivi, dall’utilizzo di specifici strumenti tecnologici e programmi di potenziamento cognitivo (Fisioterapia della Mente).